Il Lions Club di Trapani, l’AMMI, l’associazione Astarte al Museo Regionale Pepoli hanno parlato di intimità, violazione e riparazione. Questi i tre elementi cardine su cui si è fondato il suggestivo pomeriggio nello spazio antistante lo scalone che conduce alle sale superiori del Museo Pepoli di Trapani, stupendo scenario reso ancora più idoneo alla bisogna dalle capacità artistiche del maestro delle luci Salvatore Altese.
“L'intimità violata, riflessioni di donne” è il tema scelto per la serata, ideata dal socio Lions dott. Giorgio Geraci, psichiatra, che si è svolta nel pomeriggio di sabato 8 marzo 2014, in occasione della Giornata Internazionale della donna. L'iniziativa si è declinata attraverso il racconto di otto donne.
Piera Bertolino, cantante, accompagnata dal maestro Rino Pinzino ha introdotto il tema della serata con “Ti cuntu e ti cantu” della cantautrice siciliana Rosa Balistreri. A seguire i Presidenti delle Associazioni coinvolte.
Il Dott. Luigi Biondo, socio Lions e Direttore del Museo Pepoli, assente per improvvisi motivi personali, ha delegato la Dott.ssa Daniela Scandariato a porgere il saluto d’accoglienza del Pepoli ai partecipanti all’evento.
Il Dott. Gianni Scuderi, Presidente del Lions Club di Trapani ha voluto ricordare come è nata, durante la sera del suo insediamento alla Presidenza, l’idea di fare sentire la voce del proprio club service con una riflessione originale.
La Presidente dell’AMMI dott.ssa Teresa Ferrante Geraci ha colto l’occasione della particolare serata per invitare i presenti a contribuire alla fondazione del Telefono Rosa nella nostra città.
La Prof. Efisia Mattana, presidente di Astarte, ha sottolineato il valore delle arti e dei gruppi per il superamento dei traumi.
I lavori veri e propri sono stati introdotti dalla dott.ssa Claudia Bongiorno, psicologa, arte terapeuta, responsabile, a Palermo, dell’avvio del Progetto EVA (emergenza violenza ed abuso). Con lei siamo entrati nello spazio dell’intimità violata, della sofferenza e del dolore ma, anche, nelle celle del carcere in cui incontra gli abusanti e la loro grave patologia psichica.
Il suggestivo gioco di luci, i soffici veli che le coprono il corpo, accompagnata da I love you di Omer Faruk, il corpo di Katy Parrinello, danzatrice del ventre, ci porta nel mondo della donna attraverso una raffinata danza che con un sottile simbolismo ci fa attraversare età e funzioni della donna.
Quindi “tre donne del popolo”, tre fini dicitrici vestite di nero, hanno raccontato le violenze subite riprendendo il libro di Serena Dandini: Ferite a morte. Efisia Mattana, Linda Cacciatore e Mariella Santangelo, un tutt’uno con le protagoniste violate ed uccise, violate ed umiliate, violate e annichilite.
La riparazione, necessaria, viene offerta da una nuova idea di economia: il microcredito. A portarci dentro questa modalità di recupero della dignità, in uso in società più arretrate della nostra e dove la donna è solo fattrice, è la psicologa e psicoterapeuta dott.ssa Cristina Scimemi. Il gruppo di genere è l’elemento cardine in questo modello economico che sostiene progetti artigianali di sole donne. Uscire dalla passiva condizione di sottomissione necessita di una autonomia che passa attraverso capitali da investire e creatività artigianale. Ed il microcredito moderno, ovvero un sistema di piccoli prestiti destinati ad imprenditori troppo poveri per ottenere credito dai circuiti bancari tradizionali, ideato e realizzato da Muhammad Yunus, economista e banchiere bengalese è stata, spesso, la soluzione ai problemi.
Accompagnata dal maestro Michele Lombardo, Pietra Bertolino ci porta a concludere la serena serata con la superba interpretazione, tra gli applausi del folto pubblico, di Gracias a la vida, una canzone folk cilena composta dalla indimenticata cantautrice Violeta Parra.
Gradita ospite della serata la sen. Pamela Orrù che ha portato il proprio contributo di donna nelle istituzioni.

Giorgio Geraci